Persona e scelte di consumo fra conoscenze neuroscientifiche e nuove frontiere tecnologiche
Person and consumer choices between neuroscientific knowledge and new technological borders
Autor:
Mariassunta Imbrenda (Italia). Ordinario di Diritto privato, Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) dell’Università di Salerno. Email: mimbrenda@unisa.it
Resumen:
Gli studi neuroscientifici pongono il giurista dinanzi a questioni ineludibili, che investono la concezione del soggetto di diritto come agente razionale e con essa il modo stesso di leggere il diritto, venendone scardinato il fondamento assiomatico della razionalità. Occorre pertanto, da un lato, ripensare il tema delle asimmetrie informative nelle relazioni di mercato e interrogarsi circa l’efficacia degli obblighi informativi quali correttivi a tutela della libertà contrattuale; dall’altro, indagare l’impiego delle conoscenze neuroscientifiche nella messa punto di contenuti informativi precontrattuali e di modalità comunicative atte ad orientare surrettiziamente le scelte dei destinatari, con conseguente applicabilità del divieto di pratiche commerciali sleali alle tecniche di neuromarketing. Al tempo stesso, in un contesto nel quale il potere di mercato e le dinamiche concorrenziali appaiono fortemente condizionate dalla disponibilità dei big data, non può trascurarsi di considerare le potenzialità emancipative comunque offerte al consumatore dalla tecnologia digitale, e l’impiego della blockchain nel settore agroalimentare ne fornisce un significativo riscontro.
Palabras clave:
nuove tecnologie; consumatore; pratiche commerciali; asimmetrie informative; dignità.
Abstract:
Neuroscientific studies place the jurist in front of unavoidable questions, which affect the conception of the subject of law as a rational agent and with it the very way of reading the law, unhinging its axiomatic foundation of rationality. Therefore, on the one hand, it is necessary to rethink the issue of information asymmetries in market relations and question the effectiveness of the information obligations as corrective to protect contractual freedom; on the other hand, investigating the use of neuroscientific knowledge in the development of pre-contractual information content and communication methods designed to surreptitiously guide the choices of recipients, with the consequent applicability of the prohibition of unfair commercial practices to neuromarketing techniques. At the same time, in a context in which market power and competitive dynamics appear to be strongly conditioned by the availability of big data, we cannot neglect to consider the emancipatory potential offered to the consumer by digital technology, and the use of blockchain in the sector agri-food industry provides significant feedback.
Key words:
New technologies; consumer; business practices; information asymmetries; dignity.