La proposta di legge italiana sulla maternità surrogata come “reato universale”. Analisi e prospettive.


The Italian bill on surrogate motherhood as “universal crime”. Analysis and prospects.


Autor:


Francesca Di Lella, Ricercatrice confermata di Diritto privato, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Giurisprudenza. E-mail: francesca.dilella@unina.it.


Resumen:


È attualmente all’esame del Parlamento italiano una proposta di legge, volta a modificare l’art. 12 della Legge n. 40 del 2004, recante norme in materia di procreazione medicalmente assistita. La proposta mira a rendere perseguibile il reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadini italiani. Il predetto articolo già vieta – su suolo italiano – la pratica della maternità surrogata, comminando pene severe per chiunque contribuisca a realizzarla. La modifica in discussione riscrive la norma, nel senso di estendere le pene ivi previste anche per i fatti commessi all’estero, come sovente accade nella pratica.

Il contributo, tenuto conto dei più recenti orientamenti giurisprudenziali domestici e alla luce anche del raffronto con altre esperienze, si propone di riflettere su se la configurazione della maternità surrogata come “reato universale” contenuta nella proposta di legge – al di là della innegabile e condivisibile sottolineatura del disvalore della condotta in questione – possa apportare un reale beneficio sul piano della deterrenza e, al contempo, su quello dell’effettività, offrendo una più incisiva tutela ai nati con tale modalità procreativa, sia con riguardo all’instaurazione dei rapporti parentali sia con riferimento ai profili inerenti all’identità personale.


Abstract:


The Italian Parliament is currently examining a bill to modify art. 12 of law No. 40 of 2004, establishing rules on medically assisted procreation. The proposal aims to prosecute the crime of surrogate motherhood committed abroad by Italian citizens. The aforementioned article already prohibits in Italy the practice of surrogacy of motherhood, imposing harsh punishments for those who make their contribution to carry it out. The debated amendment rewrites the rule, with the aim of extending the established punishments to the events which are often carried out abroad.

The paper, taking into account the most recent domestic case-law and also in the light of comparison with other legal experiences, aims to consider whether the configuration of surrogacy as a “universal crime” as covered in the bill – in addition to the undeniable and shareable emphasis put on the disvalue of the conduct in question - can bring a real benefit in terms of deterrence and, at the same time, of effectiveness, offering a more incisive protection to those born from such a procreative practice, both with regard to the establishment of parental relationships and with reference to the profiles inherent in personal identity.


Palabras clave:


Maternità surrogata; reato universale; tutela del minore.


Key words:


Surrogate motherhood; universal crime; protection of minors.


Texto completo:


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